Descrizione
La zecca Ixodes scapularis, è il vettore di diverse zoonosi trasmesse da zecche, tra cui Borrelia burgdorferi sensu stricto che causa la malattia di Lyme, Anaplasma phagocytophilum che causa anaplasmosi granulocitica tropica umana e Babesia microti che causa la babesiosi umana. Ixodes scapularis è un ospite spesso parassitario di molte specie animali, come i roditori, uccelli, rettili e mammiferi tra cui l’uomo, che occasionalmente può essere morso.
In Europa, specialmente il merlo sembra essere uno degli uccelli più spesso infetto da zecche. Gli uccelli possono facilmente attraversare recinzioni, montagne, ghiacciai, oceani, e hanno un potenziale di diffusione delle zecche ben oltre le capacità degli animali fermi sulla superficie terrestre.
Sebbene Ixodes spp. sono le zecche più comuni in Europa Nord-occidentale, recenti evidenze indicano un ampliamento della distribuzione geografica dei Dermacentor reticulatus (detta comunemente zecca del cane) in Europa occidentale. Dermacentor reticulatus è un vettore importante di babesiosi canina ed equina e può trasmettere diverse specie di Rickettsia, Coxiella burnetii e virus dell’encefalite da zecche (TBEV).
La borreliosi o malattia di Lyme, è una grave affezione che si manifesta con febbre, edema e dolori articolari, epatite e problemi renali. Nell’uomo è caratterizzata da tre fasi: inizialmente febbre e anoressia, poi problemi alle articolazioni e infine problemi respiratori e neurologici.
La sintomatologia clinica di anaplasmosi granulocitica tropica non è caratteristica nello stadio acuto e assomiglia ad un’infezione influenzale. La malattia inizia con febbre subacuta, mialgia, artralgia e stanchezza. Se la malattia non viene trattata, il decorso che negli Stati Uniti viene definito “saddleback fever” si prolunga per settimane fino a mesi, con episodi febbrili recidivanti oppure subfebbrili, sudorazioni, perdita di peso e debolezza.
Le babesiosi sono state osservate fino ad oggi soltanto in pazienti splenectomizzati, con decorsi in gran parte gravi e che spesso terminavano in modo mortale. Nei pazienti con milza intatta l’infezione è caratterizzata da una parassitemia poco marcata ed ha un decorso lieve a volte subclinico. Dopo un periodo d’incubazione da una a due settimane, accompagnato da sintomi prodromici aspecifici come stanchezza e malessere, ha inizio la malattia acuta con febbre, emoglobinuria, malessere, cefalea e mialgia, brividi di febbre, sudorazioni come anche dolori addominali. Il quadro è simile a quello della malaria, ma dato che lo sviluppo delle babesie non sincronizza, la febbre permane durante tutto il decorso e non si presenta in regolari ondate.
L’impatto delle Rickettsie sulla salute pubblica, sulla perdita di produttività, è in gran parte non misurata, ma sembra essere piuttosto elevato in tutto il mondo. Le malattie causate da Rickettsia sono spesso indicate collettivamente come rickettsiosi. Coxiella burnetii, l’agente della febbre Q è ancora spesso classificato come malattia di rickettsiosi. La Rickettsie prowazekii è l’agente eziologico del tifo: si manifesta di solito dopo un periodo di incubazione di 10-14 giorni e può causare gravi alterazioni patologiche portando a disturbi gravi se non trattata, e inevitabilmente, ad un conseguente esito fatale (Bouchard C, et al., J Med Entomol. 2013; Hasle G. Front Cell Infect Microbiol. 2013; Claerebout E, et al., Parasit Vectors. 2013; Sekeyová Z, et al. Acta Virol. 2013; Schnittger L, et al., Infect Genet Evol. 2012; www.cdc.gov).