Diversi meccanismi patogenetici sono stati proposti per spiegare l’effetto dell’infezione seminale da HPV sull’infertilità maschile. In primo luogo, i virioni di HPV possono portare ad un significativo indebolimento dei parametri dello sperma (ad es. concentrazione, morfologia e pH), e in particolare una riduzione della motilità degli spermatozoi, con conseguente influenza sulla fertilità maschile.

In secondo luogo, l’infezione da HPV è considerata un fattore di rischio per la comparsa degli anticorpi anti-spermatozoi (ASA) che possono ridurre la fertilità maschile interferendo con la motilità degli spermatozoi e il legame degli spermatozoi con gli ovociti, mediando inoltre il rilascio di citochine che possono compromettere la funzione dello sperma. La presenza di DNA dell’HPV a livello dello sperma è frequentemente associata agli ASA in pazienti infertili.

In terzo luogo, è stata dimostrata la capacità degli spermatozoi di trasportare l’HPV esogeno negli ovociti e nelle blastocisti, avendo così impatto sulla fertilità. Gli spermatozoi possono agire come un vettore per la trasmissione dell’HPV al partner sessuale e al feto attraverso la fecondazione. Il ruolo dell’infezione da HPV in eventi avversi della gravidanza (ad es. aborto spontaneo) è stato convalidato da recenti studi. Infine, l’infezione da HPV potrebbe influenzare l’integrità del DNA dello sperma.

In definitiva, visto anche che negli uomini con problemi di fertilità è dalle 3 alle 4 volte più probabile ci sia un’infezione da HPV rispetto a uomini fertili, è quindi funzionale ricercare HPV dal liquido spermatico e gli ASA dal siero: BioMolecular Lab risponde a questa necessità eseguendo questi test.

 

fonte:
Lyu Z, et al., BMC Infect Dis. 2017 Nov 9;17(1):714.

Garolla A, et al., Sci Rep. 2018 Jan 17;8(1):912.