Per la prima volta è stato possibile creare un organismo vivente con DNA “potenziato”, e a riuscirvi sono stati i ricercatori dell’istituto californiano Scripps Research Institute, in La Jolla. Pubblicato on line il 7/05/2014 sulla rivista scientifica “Nature”, l’equipe guidata dal Dr Floyd Romesberg, ha ingegnerizzato il batterio Escherichia coli alterandone il DNA, che oltre alle due classiche coppie di basi A-T e C-G (adenina e timina, e citosina e guanina), possiede anche un’altra coppia, denominata X-Y (le così dette unnatural base pairs, UBPs), ampliando così il “vocabolario genetico”. L’integrazione è avvenuta in maniera perfetta, eludendo i controlli delle molecole apposite a rilevare la presenza di errori e intrusioni. Inoltre, il batterio, riproducendosi, avrebbe trasmesso queste nuove coppie anche alle generazioni successive. Spiega Romesberg: “Questo dimostra che altre soluzioni sono possibili e, naturalmente, ci avvicina a una biologia a DNA espanso, che avrà molte applicazioni: da nuovi farmaci a nuovi tipi di nanotecnologie”.
Invitiamo gli interessati ad approfondire il tutto leggendo l’articolo al seguente link:
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature13314.html#figures