Siete in sovrappeso e volete dimagrire? Il consiglio è non usare il fai da te ma rivolgersi a un professionista qualificato nel campo della nutrizione.
Fin qui nulla di nuovo…
E se c’è il sovrappeso, la voglia di dimagrire, ma sono stati usati antibiotici di recente? In questo caso vale sempre il consiglio del professionista qualificato nel campo della nutrizione, purchè sia abile nel valutare anche il microbiota.
Microbiota?!??
Sì, microbiota, la più conosciuta flora batterica intestinale.
Uno studio pubblicato pochi giorni fa dell’università di Shanghai ha riportato una sperimentazione eseguita su modello animale (topo) impoverito del microbiota (usando antibiotici), per poi studiare il ruolo funzionale del microbiota intestinale sull’efficacia della dieta per perdere peso. Ebbene, è stato osservato che la modifica del microbiota intestinale dovuta agli antibiotici comporta una minor riduzione del peso corporeo rispetto a topolini sottoposti alla stessa dieta calorica, e vi è anche l’aumento della massa grassa e riduzione della massa magra (su tempi più lunghi).
Inoltre, l’esaurimento del microbiota intestinale ha portato ad un aumento dei livelli di glicemia e colesterolo a digiuno indipendentemente dalla restrizione calorica.
Alcuni ormoni che modulano il metabolismo, tra cui la leptina e l’insulina, sono stati osservati anch’essi alterati. Inoltre, la restrizione calorica ha modificato la composizione del microbiota intestinale con aumenti significativi nei generi batterici come Lactobacillus e Bifidobacterium, insieme alla diminuzione di Helicobacter.
Eseguendo il trapianto di microbiota fecale in topi alimentati con una dieta ricca di grassi, si è osservato che i topi con microbiota trasferito da topi in regime ipocalorico sono stati più resistenti a diventare obesi con la dieta ricca di grassi e hanno esibito un minor accumulo lipidico a livello epatico (miglioramento metabolico).
Tutti questi dati indicano che il miglioramento metabolico indotto dalla restrizione calorica è mediato dalla riduzione del peso corporeo, a sua volta dipendente in una certa misura dal microbiota intestinale.

 

Fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6115465/