Che il miele sia un alimento prezioso e che quindi meriti di entrare tutti i giorni nelle nostre tavole, è un concetto abbastanza consolidato. Al contrario, l’efficacia contro i “superbatteri” resistenti agli antibiotici e quindi la capacità di bloccarne la farmaco-resistenza batterica laddove si sviluppi, è un concetto assolutamente poco noto e ai più sconosciuto.
Un équipe dell’Università di Sydney coordinati dalla professoressa Nural Cokcetin, docente di microbiologia presso l’ateneo australiano, ha determinato che molti di questi pericolosi “superbatteri” non sarebbero ancora riusciti a sviluppare una resistenza contro le proprietà medicinali del miele prodotto dalle api.
La Cokcetin ha dichiarato: “il miele è conosciuto da millenni, ma i batteri non hanno imparato a sviluppare resistenza”; e ancora: “abbiamo dimostrato che in condizioni nelle quali svilupperebbero rapidamente resistenza agli antibiotici, in presenza del miele questo non avviene. Abbiamo sperimentato con diversi batteri, diversi antibiotici e diversi tipi di miele. I risultati sono stati coerenti”.
Ci sono infatti diversi tipi di miele che si differenziano per il variare di diversi parametri, tra i quali la concentrazione zuccherina o il livello di pH; tuttavia, la presenza del metilgliossale (MGO), composto presente naturalmente in alte quantità nel nettare del fiore di Manuka (il miele di Manuka è il solo alimento al mondo che contiene il metilgliossale alimentare in quantità significative), è il principale responsabile delle eccezionali proprietà antibatteriche del miele.
Fonti:
http://www.ansa.it
www.ok-salute.it
www.miele-manuka.com
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27148246
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28030589