Avete presente quei roditori in gabbia che corrono all’infinito nella ruota che gira, spesso peraltro simbolo di una società supercompetitiva e di una fatica alienante? Ebbene, questo esercizio gli fa un gran bene al topolino.
La ricerca è stata fatta da un gruppo di scienziati della McMaster University dell’Ontario, che l’hanno presentata all’ultimo congresso dell’American Medical Society for Sports Medicine, tenutosi a New Orleans. I roditori sedentari si ammalano prima e più spesso, e posseggono un pelo deteriorato. Quelli costretti a correre nella ruota hanno un pelo folto e lucido anche da vecchi.
E’ evidente che noi umani non abbiamo un’epidermide e dei peli come i topi. Perciò l’equipe canadese ha voluto sperimentare il tutto su un gruppo di uomini tra i 28-84 anni di età divisi in sportivi (tre ore di attività fisica settimanali) e sedentari (meno di un’ora di esercizio fisico settimanale). I risultati? Gli sportivi tra i 40-65 anni, posseggono una pelle più simile per composizione (collagene, cellule morte, ecc.) a quella dei ventenni-trentenni. Gli sportivi subiscono in ritardo gli effetti dell’invecchiamento come la perdita di elasticità.
Sono stati fatti anche esperimenti per valutare gli effetti di un’alimentazione sana, piuttosto che del fumo o dell’alcool. Le conclusioni sono sempre state in concordanza con l’attività fisica: sembrerebbe che la chiave del fenomeno andrebbe ricercata nelle “miochine” (IL-15), secrete dai muscoli sotto sforzo. Analisi compiute alla fine dello studio su campioni di pelle di coloro facenti parte del gruppo non sedentario avevano il 50% in più di IL-15.
E’ sorprendente notare quante sono le intricate maniere con cui l’esercizio fisico modifica il nostro corpo.