Description
Era il 1961 quando un medico che lavorava in Uganda, Denis Burkitt, presentò i risultati delle sue ricerche allo staff della Middlesex Hospital Medical School in Inghilterra. Riferì che l’incidenza di un particolare tipo di tumore in bambini africani presentava una distribuzione geografica in rapporto alle piogge e alla temperatura. Tale malattia presto fu conosciuta come linfoma di Burkitt. L’influenza del clima sull’incidenza del tumore suggeriva che un fattore biologico ancora sconosciuto doveva essere coinvolto. Tre ricercatori, M.A. Epstein, Y.M. Barr e B.G. Achong, tentarono di individuare i possibili virus oncogeni in campioni di tessuto neoplastico inviati dall’Uganda in Inghilterra. Nel 1964 riuscirono ad individuare l’agente eziologico: si trattava di un nuovo virus appartenente alla famiglia Herpesviridae, chiamato poi Epstein-Barr-Virus (EBV). Una volta contratto il virus, esso persiste nell’organismo per tutta la vita, e periodicamente può riattivarsi (generalmente in modo asintomatico) ed essere presente nella saliva delle persone infette: quasi tutta la popolazione (90-95%) è infettata da EBV e questi soggetti, sebbene spesso totalmente asintomatici, liberano il virus occasionalmente per tutta la loro vita. I bambini possono acquisire l’infezione precocemente condividendo bicchieri contaminati e presentano una infezione sub-clinica. Il virus viene trasmesso soprattutto per contatto intimo (la malattia del bacio). Negli adulti è stata osservata una crescente evidenza del coinvolgimento dell’attività sessuale nell’acquisizione de virus, visto il suo ritrovamento nelle secrezioni genitali (Thomas R, et al., J Med Virol. 2006; Higgins CD, et al., J Infect Dis. 2007 ).
Si stima che circa il 50% dei bambini in età prescolastica contragga il virus, spesso in maniera sub-clinica. Un altro 40% della popolazione contrae l’infezione in età scolastica e giovanile dove il virus causa la classica mononucleosi infettiva. Infatti è stato osservato che i pazienti con mononucleosi infettiva hanno anticorpi che reagiscono con le cellule del linfoma di Burkitt. Tipico per la patologia da EBV è un malessere generale caratterizzato da stanchezza, anoressia e dolori articolari. Complicazioni includono splenomegalia, epatite, pericardite o coinvolgimento del sistema nervoso centrale. Occasionalmente può manifestarsi un esantema maculoso, che viene osservato contemporaneamente ad una terapia con ampicillina. Questo virus è anche causa di numerosi linfomi delle cellule B nei pazienti immunodepressi.
Nella diagnosi differenziale delle mononucleosi (EBV negative) si devono tenere in considerazione altri agenti infettivi come Cytomegalovirus, Adenovirus e Toxoplasma gondii.