Sesso: mangiare mele accrescerebbe il piacere delle donne.
Da tempo si dice che mangiare una mela al giorno toglie il medico di torno. Quel che non si sapeva ancora è che il frutto “proibito” è in grado di fare molto di più. Infatti, un recente studio aggiunge che sia possibile amplificare il piacere sessuale nelle donne.
I ricercatori dell’ospedale Santa Chiara di Trento, dell’ospedale Santa Maria Annunziata – Università di Firenze, con la Fondazione Edmund Mach, ritengono che più mele le donne mangiano e maggiore è il livello di lubrificazione e della funzione sessuale – una misura che tiene conto della soddisfazione sessuale in generale.
Si è scoperto che le mele, come il vino rosso e il cioccolato, contengono fitoestrogeni, polifenoli e antiossidanti, molecole che inducono vasodilatazione periferica grazie all’attivazione del pathway dell’ossido nitrico. Il segreto del beneficio è racchiuso nella buccia del frutto ricca di florizina, una sostanza chimicamente molto simile all’ormone femminile estradiolo (naturalmente prodotto dalle ovaie, e fondamentale nel favorire la lubrificazione vaginale e una buona sessualità femminile), che con la sua azione fitoestrogenica induce in particolar modo la lubrificazione.
Il dato della correlazione tra l’assunzione quotidiana delle mele e il piacere sessuale è stato dedotto analizzando un campione di 731 donne sessualmente attive (18-43 anni) che hanno compilato in maniera del tutto anonima il questionario Female Sexual Function Index, l’Indice di Funzione Sessuale Femminile (FSFI). Le volontarie sono state separate in due gruppi, uno che ha mangiato una o due mele al giorno e l’altra che non ha assunto il frutto.
L’analisi delle risposte al test ha evidenziato che coloro che consumano quotidianamente una o più mele con la buccia sono più soddisfatte sessualmente (desiderio sessuale, eccitazione, lubrificazione vaginale, orgasmo, soddisfazione, ecc.) rispetto a chi le mangia sbucciate, in quantità minore o saltuariamente.
Ovviamente, lo studio ha dei limiti: ad esempio, il campione delle donne è relativamente piccolo per escludere del tutto la causalità. Tuttavia, i risultati sono “intriganti”, e alle più scettiche si potrebbe suggerire “provare per credere”!
La pubblicazione dello studio è: Cai T, et al., Arch Gynecol Obstet. 2014 Jul; 290(1): 93-8.
Il questionario FSFI in lingua italiana è possibile scaricarlo al seguente link:
https://www.researchgate.net/profile/Maria_Filocamo/publication/258512212_The_Female_Sexual_Function_Index_%28FSFI%29_Linguistic_Validation_of_the_Italian_Version/file/9c96052910b68a7961.doc?ev=pub_int_doc_dl&origin=publication_detail&inViewer=true