Apo-E (genotipo)

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Descrizione

Le apolipoproteine hanno la caratteristica di rendere i lipidi solubili in acqua permettendo così il loro trasporto all’interno dell’organismo. Il loro legame a specifici recettori cellulari è il primo passo per il loro assorbimento cellulare. L’apolipoproteina E è coinvolta nello sviluppo dell’iperlipoproteinemia (tipo III). ApoE esiste in tre principali isoforme (E2/E3/E4), e i polimorfismi che possono prodursi determinano sei genotipi diversi così definiti: ApoE 2/2, 2/3, 2/4, 3/3, 3/4 e 4/4. Ad esempio, in relazione al recettore che questa apolipoproteina riconosce (recettore LDL) e paragonato con ApoE3, ApoE4 possiede un’affinità maggiore, mentre ApoE2 molto minore. Come conseguenza le lipoproteine vengono eliminate dal plasma molto più velocemente nei portatori dell’allele ApoE4. Il tutto causa una “down-regulation” dell’espressione dei recettori LDL epatici, con un conseguente aumento del tasso di colesterolo plasmatici.
Nei pazienti con steatosi epatica non alcolica, l’allele dell’apolipoproteina E4 è associato con sostanziali cambiamenti nel contenuto plasmatico dei lipidi: il rapporto tra acidi grassi saturi e monoinsaturi aumenta, mentre diminuisce quello tra poli-insaturi e grassi saturi (Stachowska E, et al., J Physiol Pharmacol. 2013).
L’analisi genetica dello stato di ApoE è utile per la prevenzione di rischio di iperlipoproteinemia (tipo III), così come l’isoforma ApoE4 è stata anche coinvolta nel rischio aumentato di contrarre la malattia di Alzheimer. Il metabolismo delle vitamine E e D è altresì differenzialmente influenzato dal genotipo di ApoE.
Il genotipo 3/3 è il più frequente (60% della popolazione generale) ed è definito “wild-type” (Egert S, et al., Proc Nutr Soc. 2012). Le componenti lipidiche degli spermatozoi hanno un ruolo importante nella attività funzionale di queste cellule. Ad esempio, la presenza del genotipo E3E4 conferisce un fattore di rischio per l’infertilità maschile pari a 3,82 (discretamente alto). Nelle donne l’allele E2 sembra essere associato con il più basso rendimento riproduttivo mentre ε3 con il più alto. I diversi livelli di colesterolo totali associati con genotipo APO-E potrebbero avere un effetto sulla produzione degli steroidi e di conseguenza determinare la differenziale fertilità osservata (Corbo RM, et al., Fertil Steril. 2004).

Recentissimo è il lavoro eseguito sui topi di laboratorio che dimostra come chi possiede la variante E4 sviluppi tumori della pelle più piccoli che difficilmente formano metastasi: sembrerebbe che con Apo-E4 sia associato un maggior numero di cellule immunitarie in grado di combattere il cancro e meno vasi sanguigni che nutrono il tumore, contrariamente ai topi con le varianti E2 e E3 (Ostendorf BN, et al., Nat Med. 2020).

L’omozigosi in MTHFR C677T nelle donne con aborti ricorrenti, e l’eterozigosi dei geni del Fattore V Leiden, ACE, e apo-E2 a entrambi i genitori svolgono un ruolo cruciale negli aborti ricorrenti e dovrebbero essere considerati come un fattore di rischio. Gli attuali risultati dimostrano che la perdita ricorrente di gravidanza è legata alle combinazioni delle mutazioni nei gene trombofilici di entrambi i genitori (Ozdemir O, et al., Genet Test Mol Biomarkers. 2012).