Gardnerella vaginalis

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Descrizione

Il genere Gardnerella deve il nome al ginecologo Gardner che nel 1955 descrisse una forma di vaginite caratterizzata da perdite grigiastre e di odore sgradevole. È un piccolo bacillo e la sola specie nota del genere è Gardnerella vaginalis. Quest’ultima comprende diversi biotipi e vari gruppi antigenici e risulta presente nella flora microbica normale della vagina in circa il 30% delle donne sane. Tale bacillo è associato a vaginiti e può essere anche trasmesso per contagio sessuale. La vaginosi batterica è identificata con un aumento di frequenza e concentrazione di Gardnerella vaginalis, ma anche di Micoplasmi e batteri anaerobi, associati a una riduzione della prevalenza di Lactobacilli. La vaginite causata da questo bacillo produce essudato dall’odore sgradevole di pesce, probabilmente dovuto alla produzione di amine da parte dei batteri associati all’infezione, più che al metabolismo di G. vaginalis. Questo batterio è l’agente patogeno responsabile dell’inizio della vaginosi batterica, associata con complicazioni importanti di salute pubblica quali le nascite fetali pre-termine, l’acquisizione/trasmissione del HIV e delle infezioni sessualmente trasmesse. La controversia continuata riguardante la patogenesi della vaginosi batterica ha condotto ad una mancanza di progresso nella prevenzione e nella gestione di questa infezione (Schwebke JR, et al., J Infect Dis. 2014). In gravidanza la vaginosi batterica interessa più del 20% delle donne e numerosi studi hanno chiaramente confermato un’importante correlazione con parto pre-termine, corioamniotite, rottura pre-termine delle membrane, aborto tardivo (Brocklehurst P, et al., Cochrane Database Syst Rev. 2013). La terapia specifica è a base di metronidazolo (Mastromarino P, et al. New Microbiol. 2013).