SOD2/MnSOD

120.00

Descrizione

La superossido dismutasi manganese dipendente (SOD2, MnSOD) è l’unico enzima antiossidante conosciuto che è presente all’interno dei mitocondri: questo dato ha implicazioni importanti visto che questo organulo è un sito importante per la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) durante il normale metabolismo cellulare. Lo squilibrio redox eleva le ROS a livello delle cellule e favorisce le malattie legate all’età (Koyama H, et al., Molecules. 2013).
Un consistente numero di studi hanno mostrato un’associazione tra l’omozigosi SOD2 A16V e l’obesità, l’ipercolesterolemia, complicanze microvascolari o malattia coronarica. Recentemente, il polimorfismo A16V è stato osservato avere un ruolo sulla modulazione dello stress ossidativo causato da fattori ambientali, come l’intenso esercizio fisico: questa condizione potrebbe influenzare le variabili cliniche e biochimiche correlate a rischi di malattie croniche (Bresciani G, et al., Clin Biochem. 2013). In chi possiede questo polimorfismo, sono noti i livelli plasmatici più alti di leptina, colesterolo e malondialdeide (Becer and Çırakoğlu. Gene. 2015).
Il polimorfismo A16V è associato sia al rischio di malattia cardiovascolare che con la comorbilità nei pazienti con diabete tipo 1 e diabete di tipo 2 (Crawford A, et al., Gene. 2012). Inoltre un’altra rilevante associazione è quella con una fibrosi più avanzata in persone con steatoepatite non alcolica (NASH) (Al-Serri A, et al., J Hepatol. 2012).
E’ emerso inoltre che quest’enzima gioca un doppio ruolo nella progressione neoplastica. I primi studi sono stati principalmente diretti a definire la funzione soppressiva del tumore della SOD2 sulla base della sua bassa espressione in molti tipi di tumore. E’ ormai opinione diffusa che la perdita di espressione di SOD2 è probabilmente un evento precoce nella progressione tumorale permettendo così un’ulteriore propagazione del fenotipo cancerogeno derivante da incrementi costanti della produzione di radicali liberi, collegati a loro volta a difetti nella funzione mitocondriale e allo sviluppo metastatico (Hempel N, et al., Anticancer Agents Med Chem. 2011).