VZV (varicella zoster virus)

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Descrizione

Il Virus della varicella-zoster (VZV, herpesvirus umano 3) è un membro della famiglia Herpesviridae ed è classificato come alfa-herpesvirus assieme a HSV-1 e HSV-2. VZV è l’agente eziologico della varicella, soprattutto nei bambini, dopo che esso stabilisce latenza nei gangli sensoriali con la possibilità di riattivarsi in un secondo momento per causare l’herpes zoster. Entrambe le malattie provocano una significativa morbidità e onere economico. L’attuazione dei programmi di vaccinazione di routine contro la varicella in molti paesi potrà ridurre in modo significativo l’incidenza della varicella (Schmidt-Chanasit and Sauerbrei. Infect Genet Evol. 2011).
Di solito VZV non causa gravi malattie. Tuttavia possono esserci una serie di complicazioni associate a questo virus, come quelle respiratorie (polmonite), nervose (meningiti, encefaliti, vasculopatie, ictus) e della pelle (Gershon AA. Virology. 2013).
La sindrome fetale da varicella (FVS) è dovuta al passaggio transplacentare del virus dopo l’infezione materna. I rischi per il feto o il neonato dipendono dal timing. Quando la varicella si verifica alla fine della gestazione è facile osservare la varicella neonatale. Quando invece la varicella si verifica durante la gravidanza, la trasmissione può verificarsi ma è di solito asintomatica; alcuni neonati possono sviluppare lo zoster dopo la nascita e pochi hanno FVS. Prima delle 20 settimane di gestazione, la FVS si verifica con un’incidenza di circa l’1%. Le lesioni possono influenzare la pelle, gli arti, il sistema nervoso centrale, gli occhi, causare calcificazioni e ritardo della crescita. Tutavia. la mortalità è elevata. Ci sono pochi studi di diagnosi prenatale di FVS. Ecografie in grado di rilevare anomalie e la risonanza magnetica possono essere utili per ricercare microftalmia e lesioni cerebrali, mentre l’amniocentesi è funzionale per diagnosticare la trasmissione verticale. Le strategie di prevenzione comprendono la vaccinazione e la profilassi post-esposizione con immunoglobuline e/o antivirali (Mandelbrot L. Prenat Diagn. 2012).
La mielite è una rara complicanza della VZV ed è più frequente nei soggetti immunocompromessi. Il riconoscimento tempestivo e la terapia anti-herpes possono essere di beneficio per avere risultati positivi. Nei pazienti affetti da AIDS, la terapia anti-herpes può efficacemente ridurre la mortalità (Hung CH, et al., J Neurol Sci. 2012).